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Archivio mensile Giugno 2018

Diinvaliditaimmediata

Perché non basta che un tuo parente abbia la 104 per usufruire dei permessi lavorativi

Oggi voglio parlarti di uno degli ERRORI più grandi che si commettono in merito ai PERMESSI LAVORATIVI per la famosa legge 104 quando si ha un coniuge, figlio o genitore con handicap o disabilità grave. Sicuramente avrai sentito dire che se hai un parente “con la 104” puoi usufruire di 3 GIORNI al mese di permesso.

Già stai pregustando queste ore di permesso vero?

FERMATI un attimo, non è “tutto rose e fiori” ma devi essere attento e scrupoloso perché potresti addirittura rischiare il licenziamento.

Questa cosa è successa ad un mio cliente che, mal consigliato da un maledetto patronato, si è beccato una “ramanzina” del suo datore di lavoro. Non si è presentato al lavoro dicendo che “si prendeva” un giorno di permesso per l’assistenza del padre disabile (ai sensi della legge 104 art. 3 comma 3).

Il datore si è incavolato perché non sapeva nulla di questa situazione e ha minacciato di LICENZIARLO!

Lui è corso impaurito al mio studio e ha iniziato ad inveire contro il datore di lavoro quando in realtà aveva commesso un grosso errore e avrebbe dovuto prendersela con chi non gli aveva detto quello che sto per rivelarti.

Ora tralasciando il comportamento del datore di lavoro, vediamo cosa DEVI FARE TU SE VUOI OTTENERE SENZA PROBLEMI QUESTI PERMESSI. La legge ci dice che se sei un lavoratore dipendente che ASSISTE CONTINUATIVAMENTE UN FAMILIARE DISABILE puoi usufruire di tre giorni di permesso al mese.

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Quindi cosa ci prescrive il nostro legislatore?

Che devi dimostrare di ASSISTERE il familiare disabile, cioè devi essere quello che la legge chiama il “BENEFICIARIO”. Per dimostrarlo devi fare due cose che sono essenziali:

INVIARE UNA SPECIFICA DOMANDA ALL’INPS (online o tramite un’associazione di categoria come la nostra).

– COMUNICARE AL DATORE DI LAVORO IN FORMA SCRITTA che hai intenzione di usufruire dei giorni di permesso (devi scrivergli una “letterina” senza particolari formalità.

Così facendo NESSUNO e dico nessuno potrà dirti nulla,
infatti il tuo datore di lavoro non potrà rifiutarsi di concederti questi permessi perché hanno come obbiettivo l’assistenza di una persona con handicap o disabilità.

Mi raccomando non fare la fine del nostro assistito e mettiti in regola. Come diciamo sempre, questa è una materia complicata e va affrontata da avvocati specializzati nel settore!

Inoltre se vuoi avere una VALUTAZIONE GRATUITA su COME RIUSCIRE AD OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DELL’INVALIDITÀ’ O DELLA 104 TUA O DI UN TUO PARENTE grazie al METODO DI INVALIDITÀ’ IMMEDIATA clicca sul pulsante qui sotto:

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Come ottenere il “Contrassegno Invalidi Europeo” per usufruire dei parcheggi riservati ai disabili o per poter accedere alle ZTL della tua città

Se sei disabile puoi chiedere al tuo Comune che ti venga rilasciata un’autorizzazione (questo è il “Contrassegno Invalidi Europeo”) per poter parcheggiare la tua vettura in posti riservati (che in genere e non a caso si trovano vicino ad uffici pubblici, ospedali, scuole…) o anche per poter passare nelle ZTL, cioè in zone della città chiuse al traffico.

ATTENZIONE: questo non è un beneficio previsto per tutti i disabili (cioè i possessori della c.d.104)!

Infatti solo se sei un disabile che ha difficoltà a deambulare, e che quindi non puoi percorrere a piedi neppure pochi metri, lo Stato ti riconosce questo diritto per permetterti “una maggiore integrazione sociale e lavorativa”.

Ora ti aiuterò a rispondere a tre semplici domande:

1. Ho diritto a questo beneficio?

Il contrassegno invalidi non può essere rilasciato a tutti gli invalidi, giustamente, ma solo a quelli che hanno difficoltà a deambulare.

La legge prevede che possono fare richiesta al Comune le persone:

– con disabilità permanente riconosciute “persone invalide con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta” (il permesso è valido per 5 anni);

– non vedenti totali o parziali con visus non correggibile o inferiore a 1/20 (il permesso è valido per 5 anni);

– con disabilità temporanea, affetti da deambulazione ridotta o impedita (il permesso è valido fino alla guarigione).

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2. A chi e come faccio la richiesta?

In questi casi bisogna recarsi al proprio Comune portando con sé:

– Il verbale della Commissione medica di invalidità civile, che attesta la capacità di deambulazione ridotta o impedita o la cecità totale;

– Marca da bollo da 16,00 € per i contrassegni temporanei.

3. A cosa dà diritto il contrassegno?

Chi ottiene il contrassegno può parcheggiare:

– negli spazi a strisce gialle;

– negli spazi con disco orario senza limiti di tempo;

– gratuitamente negli spazi con strisce blu (se però è specificato dalla segnaletica e se gli spazi a strisce gialle sono occupati);

Inoltre avrà il per permesso:

– per entrare nelle Zone a Traffico Limitato (se previsto dal Regolamento comunale);

– per entrare nelle aree APU (aree pedonali urbane) se previsto dal Comune.

Chiaro è che il presupposto principale per ottenere tale contrassegno è il riconoscimento dello stato di handicap dal quale deriva l’impossibilità di deambulare e pertanto è assolutamente necessario riuscire a dimostrarlo.

Se vuoi sapere come fare e ottenere finalmente il riconoscimento dei tuoi diritti sta a te muoverti nel modo giusto. I nostri avvocati e i nostri medici legali possono assisterti con una VALUTAZIONE GRATUITA dove ti indicheranno i passi da compiere grazie ad uno studio attento della tua pratica.

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